martedì 25 agosto 2009

Alla ricerca dei diamanti


C’era una volta un uomo che di mestiere faceva il tagliaboschi. Tagliava legna ogni giorno e lavorava duro. Un giorno mentre stava lavorando nella foresta passò di là un santo. Il tagliaboschi si avvicinò a lui e si prostrò ai suoi piedi. Il santo gli disse: “Mio caro, vedo che stai lavorando veramente duro. Tagli legna e vai al mercato a venderla. Sono veramente orgoglioso di te. Ma sappi una cosa: devi andare nel profondo della foresta.”
Il tagliaboschi ascoltò il santo e il giorno dopo andò nel profondo della foresta e andando nel profondo scoprì una foresta di legno di sandalo. Felice, il tagliaboschi tagliò alcuni alberi di sandalo. Li portò al mercato e guadagnò ancora più soldi. Pensando a ciò che gli aveva detto il santo, il tagliaboschi non si fermò: “Il santo mi ha detto di andare nel profondo della foresta, ma non mi ha detto quanto profondamente.” Così continuò. Andò ancora più nel profondo nella foresta di sandalo, e così facendo scoprì una miniera d' argento. Felice, ne prese il più possibile. Andò al mercato, lo vendette e diventò ricco. Ancora pensò: “Il santo mi ha detto di andare nel profondo. Quindi non c’è bisogno che mi fermi qui.” Così andò ancor più nel profondo, lasciandosi indietro la miniera d’argento e scoprì una miniera d’oro. Nuovamente prese l’oro e lo vendette. Divenne molto ricco ma nonostante tutto non si fermò. Ripeté a se stesso: “Il santo mi ha detto di andare nel profondo.”
Così continuò ad andare ancor più nel profondo della foresta sino a quando non trovò una miniera di diamanti. Solo allora disse: “Guarda, il santo mi ha detto di andare nel profondo e io ho trovato tutto ciò: la foresta di sandalo, la miniera d’argento, la miniera d’oro. E ora ho trovato una miniera di diamanti.” Solo allora si rese conto che il santo lo aveva guidato alla miniera di diamanti.

Il diamante è ciò a cui il santo ti guiderà, ma se incontri la foresta di sandalo e ti fermi, cosa succederà? Che non avanzerai. Se incontri la miniera d’argento e ti fermi, non avanzerai. Se trovi la miniera d’oro e ti fermi, non avanzerai. Solo quando avrai raggiunto la miniera di diamanti ti potrai fermare. Solo allora sarai abbastanza ricco. E nello stesso modo: sul sentiero spirituale avrai molte esperienze, ma non fermarti. Non lasciare che queste esperienze ti fermino. Guarda sempre oltre. Ci sono cose molto più grandi che ti aspettano. Molte persone spirituali si fermano una volta raggiunta la foresta di sandalo o la miniera d’argento. La loro consapevolezza arriva solo ad un certo livello. Ma se volete realizzare il massimo, e passare oltre ogni cosa, realizzerete l’amore incondizionato.
Allora sarete il vostro vero Sé. Raggiungerete Narayana e otterrete l’Amore di Dio. Non lasciate che nulla vi fermi nel vostro progresso spirituale. Se vi incamminate su un sentiero spirituale, andate nel profondo, e non perdete tempo. Perché più tempo perderete, più difficile esso diventerà. Ma prima entrerete profondamente nella foresta, più velocemente realizzerete voi stessi.

lunedì 24 agosto 2009

"Chi è Swami?"


Una sera eravamo tutti raccolti attorno a Swami, ed Egli stava umoristicamente rispondendo a domande spirituali che le persone gli rivolgevano. Dopo un po’un giovane uomo rivolse a Swami alcune domande concernenti l’idea che l’illuminazione è cosa veramente difficile da realizzare per il comune essere umano. A quel punto, il giovane uomo disse a Swami con un tocco di ironia nella voce: “È facile per te parlare di illuminazione, perché tu sei già illuminato.” La voce di Swami non cambiò, ma la potenza dietro le Sue parole fu indescrivibile: “Non vi è un singolo istante in cui io non sia cosciente della mia missione e del mio ruolo sulla terra!” rispose. Queste parole fecero risuonare una corda nel profondo del mio cuore ed un pensiero attraversò la mia mente: “Chi è Swami?”
M.N. – Germania

Essere lo Spirito.

Cosa succede quando pensate di essere solo questo corpo? Più vi focalizzate sul corpo, più avrete sofferenza, più sarete infelici. Perché la realtà rimarrà coperta. E quando questa realtà rimane coperta vi è solo sofferenza. Questo corpo ritornerà alla terra e ritornerà ad essere gli stessi 5 elementi di cui è composto. Ma se il corpo è la sola realtà, cos’è Dio? Dov’è la Divinità?
La grande energia che permette a corpo di lavorare, di agire, questo è lo Spirito. Questo è quello che tu veramente sei. Voi vivete per diventare uno con il Divino. Lavorate per questa realtà. Lavorate e amate Dio. Qualsiasi cosa facciate, focalizzate la vostra mente sul fare per Dio, ogni azione, ogni pensiero. Amate Dio in ognuno ed in ogni cosa attorno a voi. E quando amate, amate al cento per cento. Cercate di non dubitare di questo amore, perché quando dubitate di esso, anche solo un piccolissimo dubbio, bloccate il vostro progresso.

domenica 23 agosto 2009

Atma Kriya - Yoga per l'Anima



“L’ Atma Kriya è una delle vie più potenti e veloci per raggiungere l’unione con il Divino, attraverso l’innalzamento della limitata coscienza umana alla Coscienza Cosmica Divina”.
Mahavatar Babaji


Atma Kriya

Ti stai per imbarcare nel più grande viaggio che un essere umano possa intraprendere…

Il volantino che stai leggendo in questo momento è un invito ad intraprendere uno dei più incredibili viaggi che l’essere umano possa fare – un viaggio verso il Centro del Tuo Essere.
Questo luogo è chiamato Atma. Atma è la parola sanscrita che indica l’Anima, ciò che tu veramente sei, ciò che tu veramente rappresenti e che è la sorgente del tuo più alto potenziale.

Per migliaia di anni, antichi Yogi hanno intrapreso lo stesso viaggio, alla ricerca della loro vera identità. Conoscere se stesso significa conoscere l’universo, perché tu sei un microcosmo del macrocosmo. Questo è il tuo più grande regalo; anzi, di più: tu sei il regalo stesso. Questa è la Realizzazione del Sé.

Il regalo è dentro di noi, ma come possiamo raggiungerlo? Giungere all’Atma richiede una serie di chiavi d’accesso. Queste chiavi ci sono state date in epoche differenti, sotto forma di tecniche yoga concrete e sistematiche. L’Atma Kriya è un sistema yoga che ci fornisce le chiavi di cui abbiamo bisogno in questa epoca storica. Sono state adattate per adeguarsi al nostro stile di vita e ci sono state date dal Grande Maestro Mahavatar Babaji, che fu portato all’attenzione dell’Occidente dal celebre libro: ”Autobiografia di uno Yogi” di Paramahansa Yogananda.
L’Atma Kriya comprende tecniche di Pranayama (esercizi respiratori), Meditazione, Mantra (suoni), Mudra (posture fisiche), Asana (esercizi fisici) e OM-Healing (tecnica di auto-guarigione di gruppo). Le tecniche portano ad una globale trasformazione di ogni livello della nostra esistenza – mentale, fisica, emozionale e spirituale. Questo profondo cambiamento è un catalizzatore che riunisce la nostra limitata coscienza umana con la sua vera identità – l’Atma – e l’Atma con la Coscienza Cosmica.

I benefici dell’ Atma Kriya

L’Atma è una sorgente costante e ininterrotta di felicità, pace e amore. I benefici nel praticare l’ Atma Kriya possono essere sperimentati in differenti aree della nostra vita.
Anche la scienza moderna sta cominciando a quantificare molti dei benefici psicologici, emozionali e spirituali di questa antica conoscenza.

Benefici fisiologici:
• Rafforza il sistema immunitario
• Equilibra il sistema nervoso
• Accresce l’ energia
• Stimola la rigenerazione cellulare
• Migliora la funzione cerebrale
• Migliora la concentrazione

Benefici emozionali:
• Crea un profondo senso di benessere e felicità
• Riduce lo stress
• Crea un sentimento di pace e tranquillità
• Accresce l’auto-stima
• Sviluppa l’intuizione e la creatività

Benefici spirituali:
• È un sentiero che conduce all’Auto-Realizzazione
• Risveglia la profonda pace interiore
• Rafforza la pazienza e la serenità
• Conferisce saggezza, discernimento e comprensione
• Risveglia la Shakti Kundalini
• Brucia karma

Lignaggio e tradizione


Mahavatar Babaji ha sviluppato l’Atma Kriya specificamente per la nostra epoca, così da renderlo accessibile al maggior numero possibile di persone. Ha incaricato Sri Swami Vishwananda di trasmettere questa conoscenza.
Allo scopo di garantire l’autenticità degli insegnamenti, solo insegnanti Atma Kriya certificati hanno il permesso di insegnare ed iniziare studenti a questa disciplina yoga.

Corsi

I corsi si svolgeranno nella media di tre giorni. Questo permetterà allo studente una completa e profonda comprensione delle differenti tecniche e gli darà la possibilità di integrarle nella vita quotidiana.
Chiunque superiore ai 18 anni di età è benvenuto a frequentare il corso, qualunque sia la religione, il sentiero spirituale o la cultura di provenienza

Shaktipath


Al termine del corso verrà data una iniziazione, che è un trasferimento diretto di energia, conosciuta come Shaktipath. Questo trasferimento di energia attiva i chakra (centri energetici nel nostro corpo) e fornisce la scintilla iniziale perché la pratica abbia successo.

PROSSIMI CORSI IN ITALIA

OTTOBRE a Trento

Workshop:

• Mantra: il potere del suono
• Babaji Surya Namaskar – Saluto al Sole di Mahavatar Babaji
• Om Healing (teoria e pratica)
• Introduzione all’Atma Kriya.

Insegnante: Ruchita - discepola di Sri Swami Vishwananda, Country Coordinator per l'Italia, insegnante certificata Atma Kriya.

DOMENICA 18 OTTOBRE
Per contatti: Vittoria (Shankari) 333 2946629
dalle ore 18.00 in poi


“Atma Kriya
Yoga per l’Anima”


VENERDI' 30/ SABATO 31 OTTOBRE/ DOMENICA 1° NOVEMBRE

Per contatti: Vittoria (Shankari)
cell. 333 2946629
dalle ore 18.00 in poi.

OTTOBRE/NOVEMBRE in Puglia:

“Atma Kriya
Yoga perl’Anima”

Venerdì 23/ Sabato 24/ Domenica 25 OTTOBRE
Venerdì 13/ Sabato 14/ domenica 15 NOVEMBRE
Venerdì 20/ Sabato 21/ Domenica 22 NOVEMBRE

Insegnante: Ruchita - discepola di Sri Swami Vishwananda, Country Coordinator per l'Italia, insegnante certificata Atma Kriya.

Per contatti: Fabio Squadrone
Cell. 329 8128322
080 4449145

Per contatti su ulteriori corsi
che si terranno da gennaio in poi:
Ruchita (Country Coordinator per l'Italia; insegnante Atma Kriya)
Info-it@atmakriya.org
ruchita@atmakriya.org
contatti telefonici:
cell. (0049) (0) 1783204816
ufficio Atma Kriya (Germany):
(0049) (0) 6124 - 72769200

Se sei interessato a scoprire di più o desideri informazioni sul prossimo corso, sei pregato di contattare:

Atma Kriya Yoga Institute
Am Geisberg 5
65321 Springen, Germany
Email: info-it@atmakriya.org
Telefono:
(0039) 348 77 38 145 (Italia)

(0049) (0)1783204816 (Germany)

sabato 22 agosto 2009

Guardate quanto sono meravigliosi i fiori...


Vorrei raccontarvi una storia molto dolce con un profondo significato. Una volta un maestro e i suoi discepoli stavano camminando in un campo. Durante la passeggiata il maestro si fermò e guardando un cespuglio di rose selvatiche disse ai suoi discepoli: “Guardate come è bella la natura!”. Il maestro era in estasi. I discepoli guardarono le rose, si guardarono attorno, guardarono il cespuglio, ma non riuscivano a capire di cosa il maestro stesse parlando. Guardarono e guardarono, e alla fine il maestro disse: “Non riuscite a vedere, vero?”
I discepoli erano confusi. Continuarono a guardare le rose, a guardarsi a vicenda, e alla fine si misero a guardare il maestro. Il maestro li guardò a loro volta, che confusi lo guardavano con le facce lunghe.
Allora il maestro disse ai suoi discepoli: “Guardate i fiori. Guardate quanto sono meravigliosi. Guardateli. Essi stanno vivendo ora, stanno agendo ora, senza speranza per il futuro o rimpianto per il passato. Essi stanno vivendo la loro vita pienamente. Comprendete cosa vi è dietro questo? La natura sta facendo il suo lavoro e gli esseri umani posso imparare molto dalla natura – anche da una rosa. La rosa non sta aspettando nulla, ma cosa fanno gli esseri umani? Invece che porre la propria vita nella giusta azione, stanno perdendo tempo, sempre in attesa, portando così infelicità a loro stessi. E dopo cosa dicono? “Oh Signore! Perchè mi hai dato questa sofferenza? Mi sono sempre comportato bene con te. Sei sempre nei miei pensieri.” Ma nello stesso tempo essi sono sempre in attesa. In questo gioco che stanno giocando dimenticano la loro vera natura. Dimenticano perché sono qui. E si compiacciono di questo. Gli piace dire: “Oh, povero me!”. Non dicono: “Io sono il Divino, io sono il Creatore di tutto.” Gli piace essere sempre in sospeso, per quello che deve venire in futuro o per quello che è stato fatto in passato. Credete che ciò possa portare felicità all’umanità? No! Solo sofferenza. Anche quando si siedono a meditare, le persone si aspettano di vedere luci, di vedere Dio seduto di fronte a loro. Ma io vi dico, anche questa è un’aspettativa e con questa aspettativa nella mente, non vedrete mai la luce. Non vedrete mai il Divino. Solo quando direte: “Signore, ho provato di tutto. Ora mi abbandono completamente a te, con tutte le mie aspettative.”
Solo allora vedrete la luce. La luce si rivelerà a voi, perché voi siete la luce.

giovedì 20 agosto 2009

Sii sincero con te stesso

C’era una volta in India un Santo che viveva come eremita in una piccola capanna fatta di sterpaglie. Un giorno una coppia andò da lui e gli disse: “Guruji, ti amiamo così tanto! Costruiremo per te una bella capanna, molto più forte di questa. Ti preghiamo, vieni con noi.”
Il Santo disse: “No, no, no. Non voglio venire, io sono felice dove sono.”
Dopo un po’ il Santo cominciò a pensare all’offerta, chiamò la coppia e disse: “Va bene, verrò con voi ma solo se mi farete un favore.” La coppia era veramente felice e disse: “Faremo qualsiasi cosa tu ci chiederai.” E il Santo: “Lasciatemi venire con voi a vivere nel vostro gabinetto.”
La coppia si meravigliò: “Perchè mai vuoi venire a vivere nel nostro gabinetto se ti possiamo costruire una bella capanna solo per te?”
Il Santo rispose: “Preferisco stare nel vostro gabinetto piuttosto che in mezzo a devoti e persone che sono solo alla ricerca di fama e gloria. Queste persone mi cercano solo per porre fine alle loro miserie ma non stanno realmente cercando Dio. Preferisco sopportare l’odore del gabinetto piuttosto che sopportare l’insincerità di queste persone…ed inoltre l’odore del gabinetto le dovrebbe tenere lontane.” Grazie a questo la coppia si rese conto di come sono le persone.

Le persone sono alla ricerca, è vero, ma non sono sincere con se stesse. Solo quando sarai sincero con te stesso, troverai il tuo sentiero. Quando accetti te stesso, quando accetti la volontà di Dio, sarai capace di accettare qualsiasi cosa che Lui ti dà come ciò che è giusto. Quando ti abbandoni alla Sua volontà, quando ti abbandoni al Suo Amore, potrai dire: “Sì mio Dio, io credo in te, e ho fiducia in tutto ciò che Tu fai per me. Ho fiducia nel tuo Amore. Non dubito di te.”
Ma quando dubitiamo di Lui, lo contestiamo, e non siamo sinceri, esclamiamo:“Dio, hai fatto un errore.” Ma come è possibile che Dio commetta un errore se Egli è perfetto? Come può l’Amore, che è la purezza del vostro vero sé, commettere un errore? Non può. Ci può essere errore solo quando c’è il dubbio, quando c’è paura. Ma quando tutto ciò è chiaro, quando tutto ciò è spazzato via grazie al sacro nome di Dio, che ha migliaia di nomi…solo allora vedrete la Sua Gloria. Solo allora sentirete il Suo Amore.

Il Potere dell'Amore


Comincia ad amare adesso, in questo momento. Apri il tuo cuore e ama. Lascia fluire questo Amore. Più ti aprirai, più la tua mente diventa pura, più la tua mente diventa positiva, più diverrai amabile, e più amore sarai capace di dare. E sappi che qualunque cosa tu faccia con questo amore, sarà perfetto. Quando mediti, proverai gioia nel meditare. Quando farai yoga, proverai gioia nel fare yoga. Quando canterai il nome di Dio, proverai gioia. Le persone meditano e cantano, ma quando non c’è amore, con il tempo tutto ciò appassirà. L’amore con limitazioni appassisce. Ma il vero amore, l’amore sincero, l’amore incondizionato, non appassisce mai. Quindi coltivate questo amore, coltivate questo amore incondizionato, e abbandonatevi al Divino.

mercoledì 19 agosto 2009

La madre in cerca del proprio figlio

Incontrai Swami Vishwananda per la prima volta nel 2004 a Baden-Baden, in Germania, in una casa privata dove concedeva interviste. Nella mia mente vi era l’immagine di un uomo anziano, con capelli e barba bianca. A quei tempi quella era la mia immagine di come poteva essere un guru. Andai ad incontrare Swami con un’ amica ed i suoi genitori. Quando arrivammo nell’appartamento a Baden-Baden, ero eccitata e nervosa, e lentamente seguii i miei amici nella stanza dove ci fu chiesto di aspettare. Vi erano molte foto e la stanza profumava di incenso. I miei pensieri furono interrotti da una voce dolce e gentile. “Hello” disse un uomo giovane e bellissimo. Io e la mia amica andammo con Swamiji nella sala delle interview e ci sedemmo sul pavimento. Dovetti sforzarmi di non fissare Swami tutto il tempo, perché la bellezza, la purezza e la luce che egli rifletteva erano da batticuore. Pensai: adesso so cosa la gente dovevano provare 2000 anni fa quando sedevano con Gesù.
Swami chiese alla mia amica chi ero e mi sorrise gentilmente. Prima dell’interview, i genitori della mia amica mi dissero che avrei potuto chiedere a Swamiji riguardo al mio sentiero spirituale, la mia salute o qualcosa del genere. Sino ad allora non avevo domande da fare a Swami. Decisi così di parlargli di una verruca che avevo sotto la pianta del mio piede destro. Ma in quel momento ero seduta di fronte a Swami ed egli mi guardava così dolcemente, che realizzai quanto la mia domanda fosse insignificante e quasi ridicola. Parlammo di cose più importanti di verruche e, alla fine dell’interview, Swamiji ci diede la sua benedizione.
Prima che lasciassimo la casa, comprai una piccolo foto di Swamiji che volevo portare con me allo scopo di ricordare sempre la sua bellezza ed il suo sorriso. Dopo l’interview ero felice e colma di amore e gioia; mi sentivo come se avessi trovato un nuovo amico. Il primo incontro con Swami Vishwananda fu così semplice e naturale che tutti i miei precedenti dubbi e preoccupazioni si dissolsero nell’aria, lasciando solo una profonda felicità.
Andai a visitare Swami senza nessuna aspettativa perché sapevo ben poco riguardo ai maestri spirituali o ai guru. Nella mia vita avevo sempre sentito una nostalgia nel mio cuore, come un presentimento, che da qualche parte doveva esistere qualcosa che ci potesse dare un sentimento di armonia e completezza. Qualche volta, quando mi trovavo in uno stato di grande disperazione, piangevo interiormente dal profondo del mio cuore, “Gesù, se è vero che ci sei, se tu sei veramente il salvatore dell’uomo, ti prego vieni in mio soccorso o mandami qualcuno che mi possa aiutare.” Ho sempre avuto il presentimento che un giorno avrei avuto un insegnante spirituale. Avevo programmato di andare in America terminata la scuola allo scopo di trovare il mio insegnante.
Sorprendentemente, fu l’insegnante a venire da me. Non fu il bambino che andò a cercare la madre; fu la madre che venne alla ricerca del figlio.
Kalyani - Germania

martedì 18 agosto 2009

Guardando dalle mura.

“Chi sono?” chiese un giovane ad un anziano
“Sei quello che pensi” – rispose l’anziano- “te lo spiego con una piccola storia.”

…Un giorno, dalle mura della città, verso il tramonto, si videro sulla linea dell’orizzonte due persone che si abbracciavano.
- Sono un papà e una mamma, pensò una bambina innocente.
- Sono due amanti, pensò un uomo dal cuore torbido.
- Sono due amici che si incontrano dopo molti anni, pensò un uomo solo.
- Sono due mercanti che hanno concluso un affare, pensò un uomo avido di denaro.
- È un padre che abbraccia il figlio di ritorno dalla guerra, pensò una donna dall’anima tenera.
- È una figlia che abbraccia il padre di ritorno da un viaggio, pensò un uomo addolorato per la morte della figlia.
- Sono due innamorati, pensò una ragazza che sognava l’amore.
- Sono due uomini che lottano all’ultimo sangue, pensò un assassino.
- Chissà perché si abbracciano, pensò un uomo dal cuore asciutto.
- Che bello vedere due persone che si abbracciano, pensò un uomo di Dio.

Ogni pensiero, concluse l’anziano, rivela a te stesso quello che sei. Esamina di frequente i tuoi pensieri: ti possono dire molte più cose di qualsiasi maestro.

Immergetevi profondamente nel vostro cuore.



Tutti noi siamo qui per il nostro sentiero spirituale, per la nostra via spirituale, questa via verso il cuore, questa via alla realizzazione – la realizzazione di Dio. Molti di voi probabilmente sanno che lo scopo principale in questa vita è conoscere se stessi, realizzare in pienezza chi noi siamo veramente. In questa ricerca molti viaggiano ovunque, vanno in India, voi viaggiate in America, ovunque in giro per il mondo. Ma tutte le ricerche esterne hanno un limite. Voi siete alla ricerca, la ricerca vi porta in luoghi differenti. Incontrerete persone diverse, ma sarete ancora incompleti. Tutte le ricerche verso l’esterno non servono a nulla. Sino a quando, alla fine, non realizzerete che Dio è sempre con voi - nel profondo del cuore. Dio è sempre con voi. È come se nell’oceano voi aveste molti tesori preziosi, e per raggiungerli doveste immergerti nell’oceano, andando in profondità. Dio è connesso profondamente con il cuore dell’uomo. Con la vostra mente dovete immergervi profondamente nel vostro cuore(…).
Quando amate gli altri, vedete in loro la loro bontà, ma quando arriva il momento in cui dovete amare voi stessi, vedete solo la vostra negatività. Dovete smettere di prendere in considerazione la negatività; guardate la positività in voi. Vi tufferete nel profondo di questo oceano ed il vostro cuore si aprirà al Divino. L’Amato è con voi, sempre.

sabato 15 agosto 2009

Dare e ricevere amore

Se ricevete amore, lasciate che questo amore fluisca. Aumentate questo amore dentro di voi e lasciate che questo amore fluisca. Sentitelo in ogni parte del vostro corpo, fatelo crescere e inviatelo al di fuori di voi. Lo potete inviare a qualcuno che conoscete, lo potete mandare alla natura, lo potete mandare ovunque, ma lasciate che questo amore fluisca sempre. Vedrete, quando avrete inviato questo amore, quando avrete aumentato questo amore in voi e lo avrete inviato al di fuori, la natura stessa raddoppierà ciò che avrete inviato all’esterno e ve lo manderà di ritorno. Ma molte persone non fanno così, perché è più facile ricevere amore e poi trattenerlo. Perciò apritevi! Questo è ciò che è importante. Sappiate che ogni momento, ogni secondo, ogni volta che pensate a qualcosa di positivo, che pensate a Dio, che pensate a qualcosa di bello, ricevete amore da Dio, ricevi questa energia da Dio – lasciate che essa lavori attraverso di te. Lasciate che lavori attraverso ogni parte del vostro corpo e lasciate anche che fluisca all’esterno. Solo allora crescerà.

venerdì 14 agosto 2009

Sviluppare la devozione


Oggi Sri Swami Vishwananda vuole condividere con noi questo messaggio:
Più percepite Dio, più diventate parte di Lui. Come è detto nella Gita: Quando si canta il nome di Dio, il Signore prende pieno possesso della persona. Più questa persona si lascia andare, più lascia andare il proprio Ego, l’orgoglio, più la persona realizzerà il Divino. Ma più si rimane attaccati all’ orgoglio, più si rimane attaccati all’identità, meno sarà possibile trovare la vera felicità. La via più facile che Dio ci ha dato è cantare la Sua gloria. Qualsiasi Nome Divino, cantalo! E quando canti, lasciati trascinare. Cerca di non pensare con la mente. In Occidente in special modo, ci piace usare molto la mente. Ma la nostra mente ha un limite. Può la mente capire il cuore? No, non lo capirà mai. La mente può capire solo le cose che hanno un limite. Quando c’è un muro contro cui puoi sbattere, la mente capirà. E dopo ti lamenterai, perché ti sei fatto male.
Invece se centri te stesso nel tuo cuore, e risvegli la Consapevolezza Divina , fluirai sempre. Entrerai nell’Estasi Divina, percepirai un’energia differente fluire attraverso di te; la mente non potrà capire e allora piangendo dirà: “ Voglio capire, ma non ci riesco.” Così il potere della mente diminuirà e il potere del cuore aumenterà. Il Signore vi ha inviato qui a realizzare qualcosa di veramente semplice: sviluppare la Bhakti (devozione) e raggiungere l’Autorealizzazione.

giovedì 13 agosto 2009

Krishna Janmastami (nascita di Krishna) il più popolare fra tutti gli avatara di Vishnu


Uddhava chiese a Krishna: “Krishna, dimmi cos’è la bhakti (devozione)…”
Con un leggero sorriso Krishna disse: “Colui che mi è caro deve sicuramente possedere parecchie qualità. Per me, la più importante di queste è la compassione. L’uomo dovrebbe essere colmo di compassione per le sofferenze degli altri. Non dovrebbe tradire coloro che hanno fiducia in lui. Dovrebbe essere paziente, sincero ad ogni costo e senza invidia per alcuno. Non dovrebbe esultare quando la felicità arriva sul suo cammino né sprofondare nelle profondità dello sconforto quando la sofferenza gli fa visita. Dovrebbe aiutare gli altri quanto più gli è possibile. I suoi sensi non dovrebbero allontanarlo dal sentiero che ha stabilito per se stesso. Il suo cuore dovrebbe essere pronto a struggersi alla vista della sofferenza degli altri: dall’altra parte, quando le afflizioni gli fanno visita dovrebbe essere incrollabile ed impassibile. (…)
Non dovrebbe mai aspettarsi lode ed onori dagli altri; ma anche non dovrebbe fallire nei suoi doveri. Se trova qualcuno sinceramente interessato ad imparare qualcosa da lui, non dovrebbe, per alcun motivo, negare tale conoscenza. Non dovrebbe ingannare gli altri e non dovrebbe essere coinvolto in nulla, a meno che la ragione non sia puramente per l’interesse di fare del bene per agli altri…(…)
Tale uomo non assumerà mai l’aspetto di un santo né parlerà delle buone azioni che ha fatto per aiutare gli altri.
Uddhava, tu mi sei molto caro e io ti svelerò il segreto dei segreti, il segreto per conquistare il mio amore, il segreto del Bhakti yoga.
(…) Io rispondo solo all’amore. Coloro che sono arrivati a me sono riusciti a farlo per puro affetto nei miei confronti, Bhakti, e null’altro. La Bhakti non conosce né casta né credo. (…)
Io sono compiaciuto se, con la mente chiara, egli fa lo sforzo di vedere me in ogni ognuno ed in ogni cosa. Se egli realizza che tutto è pervaso da me e solo me, non c’è bisogno per lui di eseguire Japa o Tapas poiché significa che è un’anima evoluta. L’uomo saggio è colui che ha realizzato me e a colui tutto appare uguale. Tutte le cose gli appaiono come manifestazione di me e solamente di me. Non trova differenza tra un uomo di casta alta e un uomo di casta bassa poiché egli ama entrambi con lo stesso affetto. Egli mi vede nel sole, nella scintilla del fuoco, in un uomo nel quale la calma è manifesta e in un uomo colmo di pensieri tormentati. Egli sa che lo stesso Brahman dimora in tutti loro e per causa di avarana (ignoranza che oscura tutte le cose) essi non mi realizzano.
Ad un uomo con tali pensieri, è facile essere senza ego o invidia, arroganza o astio.
È incredibile ma vero che l’uomo saggio che riesce a vedere Brahman in ogni cosa attorno a sé, che si è liberato di ogni desiderio, che è insensibile agli opposti, che è impassibile sia al dolore sia al piacere, perverrà allo stato di Brahmi.(…)

Da: SRIMAD BHAGAVATAM.

mercoledì 12 agosto 2009

Come fare le cose

Una volta dissi a Swamiji che non so come comportarmi con lui. Lui mi rispose che facendo tutto con amore non mi devo preoccupare di sbagliare. Non solo nel rapporto con Lui, o nel rapporto con Dio, ma con ogni cosa che facciamo nella vita. Come il famoso detto "non dipende cosa fai, ma come lo fai".
Se facciamo qualcosa, dobbiamo provare a farlo con tutto il nostro essere, con tutta la devozione che abbiamo. Ogni giorno, per ogni incarico che abbiamo, sì, ogni momento. Questa è una delle tante cose che abbiamo imparato leggendo vari libri... Peró, dopo che lui mi ha nuovamente ricordato a questa sagezza, mi rendo sempre piú conto di questa veritá. Piú osservo le cose in questo modo, piú la bellezza delle cose semplici e quotidiane si fa vedere. Che beatitudine puó essere quella di percepire il divino in tutto; nel fare e nel non fare.
Che Dio ci guidi alla realizzazione di ció - alla realizazione del Sè.
OM SHANTI OM

La scintilla dell’Amore Divino.

Oggi Swami Vishwananda ci racconta una storia sull’Amore Divino.
Una volta un Maestro con i suoi discepoli stava viaggiando. Stanchi del viaggio, si fermarono per riposarsi un pò. Un discepolo allora chiese: “Maestro, tu parli sempre dell’amore. Dici sempre che l’Amore è eterno, che l’amore è l’unica cosa che dobbiamo raggiungere, ma sembra che nasciamo, moriamo e non realizziamo questo amore. Dov’è questo amore?” Il Maestro rimase in silenzio per qualche istante. Accanto a lui vi era un sasso. Trascinò il sasso verso di sé, e prese un altro sasso dal fiume. Cominciò a picchiettare i sassi uno con l’altro, quello preso dal fiume e quello preso dalla terra. Cosa successe dopo un po’? Una scintilla! Ci fu il fuoco. Il sasso che era nell’acqua, e il sasso che era sulla terra, entrambi avevano la stessa scintilla. Anche se il sasso che proveniva dall’acqua è stato nell’acqua per secoli, può produrre una scintilla. È lo stesso per l’uomo. Non ha importanza quante volte rinasci, quante incarnazioni avrai, questa scintilla di Amore Divino sarà sempre con te. Devi solo volerlo lasciarlo uscire. È semplice. È facile. Sta solo aspettando – e per lasciarlo venire fuori devi solo volerlo; devi lasciarlo uscire.

martedì 11 agosto 2009

Alla ricerca della felicità

Vedete, noi siamo sempre alla ricerca. La ricerca di chi noi siamo. La ricerca di cosa stiamo facendo qui. Molte volte c’è questo click nella vostra mente, e vi ritrovate a chiedervi: “Sono solo una semplice incarnazione umana nata qui su questa terra?”

Vedete, questa ricerca può durare anni e anni. Potete girare il mondo, cercare qualcosa di profondo, cercare ciò che veramente vi soddisfa. Ma, poiché l’essere umano desidera sempre nuove cose, vi godete solo per un breve periodo ciò che avete trovato, poco dopo il desiderio scompare e in breve tempo desiderate qualcos’altro. Gli esseri umani desiderano sempre, e voi manterrete questa tendenza a desiderare sino a quando desidererete cose materiali. Un desiderio ti guiderà ad un altro desiderio; ma voi credete che sia veramente questo il senso dell’incarnazione dell’umanità? Suvvia…certo che no!

È detto che l’essere umano sia "Satchitananda". Questa è una parola sanscrita. "Sat" significa Esistenza. "Chit" significa Consapevolezza. E "Ananda" è Beatitudine. “Signore, dammi la felicità.” Pensate che Lui vi respingerà? Non Lui! Lui ve la darà. Ma sta a voi avere cura di questa felicità. E sta a voi conservarla ed aiutarla a crescere.

lunedì 10 agosto 2009

Arrivare alla grazia divina senza aspettativa

Quando poni la tua mente da una parte e cerchi di non ascoltarla, risveglierai l’ Amore Divino. Quando dici: “Dio, mi arrendo a te. Ho provato a fare del mio meglio. Ho fatto di tutto, ogni tipo di yoga, ogni tipo di meditazione, ho fatto tutto nella mia vita, ma l’Amore ancora non è arrivato. Ora sono stanco di tutto ciò. Mi arrendo a te. Fai ciò che devi fare.”
In questo abbandono profondo, vedrai quanto Dio ti è vicino. Perché spesso facciamo molte cose ma abbiamo aspettative. Preghiamo, e ci aspettiamo qualcosa. Meditiamo, e ci aspettiamo che Dio balzi nella nostra meditazione. Questa aspettativa non ti guiderà da nessuna parte. Solo quando non ti aspetti nulla da Dio, e accetti, come un bimbo, qualsiasi cosa Dio ti sta dando, e sei felice di qualunque cosa ti da, solo allora Lui ti darà la piena realizzazione dell’ Amore Divino. Perciò guarda profondamente dentro di te, e cerca di fare del tuo meglio per sentirLo.

domenica 9 agosto 2009

Apri il tuo cuore...non fermarti

Se gli esseri umani potessero capire l’amore che vi è dentro di loro, canterebbero nello stesso modo in cui Radha cantava il nome di Krishna, amerebbero nello stesso modo in cui Maria Maddalena amava Gesù Cristo, lo stesso modo in cui tutti i santi nel mondo amavano Dio. Tutti voi potete raggiungere questo amore. Tutti voi potete divenire questa realtà perchè questo è ciò che in definitiva voi siete: Puro Amore, Pura Divinità.
Solo la mente vi blocca nel realizzare ciò. Spesso parliamo della mente. Ma Dio ha dato all’uomo anche un cuore. Il cuore non è qui solo per pompare il sangue nel corpo. È qui anche per “sentire”. Spesso quando veniamo feriti, il cuore prova molto dolore, vero? E quando sentite gioia e felicità, il cuore è completamente aperto.
E amare Dio è…a dire il vero non posso esprimerlo in parole, perché è un misto di ogni cosa. A volte litigherete con Dio, a volte sarete completamente innamorati di Lui. E alla fine di tutti e tre c’è solo questo Puro Amore. E questa è la libertà che tutti voi avete. Ma dovete esprimerlo veramente, lasciando che cresca. Senza “ma..”. Troppe volte diciamo: “Noi cerchiamo di aprire il nostro cuore, ma c’è sempre qualcosa che ci ostacola.”
Provate, e vedrete. Un giorno vi abbandonerete completamente, dicendo: “Apri il mio cuore. Sono qui. Mi arrendo a te – mente, corpo, anima sono Tuoi! Fa tutto ciò che vuoi.” Sicuramente sarete guidati. Fatelo. Spesso le persone iniziano a farlo, ma poi nella loro mente sorgono i dubbi.
Vedete, il dubbio nasce perché voi prevedete dei limiti…l’ aspettativa limita il Divino. Pensate che Dio possa essere limitato quando dite: “Dio, ti amo. Io voglio veramente sentirTi. Voglio veramente conoscerTi!” e subito dopo cominciate ad interrogarvi sulla luce, quando Lui è la Luce di tutte le Luci, e la Luce che questi occhi umani non possono neanche vedere.

giovedì 6 agosto 2009

Aiuto spontaneo

Una volta mi trovavo davanti al tempio con un gruppo di italiani i quali avevamo appena terminato un’ intervista di gruppo con Guruji; fuori dal tempio Guruji scambiò ancora qualche parola con noi e poi si diresse verso un signore che, seduto sul pavimento nella hall, stava scrivendo sul suo diario.
Vidi Guruji andare da lui e parlarli. Ad un tratto Guruji tirò “fuori dal nulla” una medaglietta che regalò a questa persona. Non mi meravigliai più di tanto, perché Guruji fa spesso dei "regalini" alle persone.
Più tardi incontrai quel signore e gli chiesi che medaglietta gli avesse dato. Me la fece vedere. Vi era Lakshmi, la divinità dell’abbondanza. Gli chiesi se avesse chiesto qualcosa di particolare a Guruji ma mi rispose “no”. Seduto lí, nella hall fuori dal tempio, stava riflettendo su come creare un centro spirituale nel suo paese. Si poneva il problema delle finanze, come arrangiare tutto, come fare. Proprio il quel momento arrivò Guruji, che gli la medaglia con Lakshmi dicendogli: “Ti aiuterò io.” Naturalmente questo signore rimase sorpreso, e grato per questa benedizione. Anch’io lo ero per lui, ed ero contento di vedere che l’aiuto arriva, se deve arrivare, anche se non lo chiedi a parole.

domenica 2 agosto 2009

L´anima

" Cos'è l' anima ?" venne chiesto una volta a Swamiji.
Swami Vishwananda:
"L´anima è Dio, energia cosmica. Noi siamo parte di Dio, collegati col Divino, uniti a Lui. La nostra mente é determinata, l' Anima invece non lo è.
Noi ci indentifichiamo così tanto con la nostra mente, con i nostri pensieri, con ciò che il karma ha creato con il tempo, e creiamo così il nostro piccolo ego, la nostra presente personalità.
Noi però siamo molto di più che quello. Il nostro vero essere lo troviamo dentro di noi, nella purezza e perfezione del nostro cuore. Come Gesù Cristo diceva: "Coloro che hanno il cuore puro, vedranno Dio".
Il dono più grande che ci ha dato Dio è l'amore. É la fonte di tutta la vita e la portiamo dentro di noi, perché la nostra anima é Dio."

Pensieri sulla vita e l´amore

Una volta durante un satsang Swami Vishwananda ci pose due domande:

- "cos'è il senso della vita?"
- "cosa intendiamo per ego?"

Dopo aver espresso la nostra opinione, Swami disse:
"L'"Ego" è l'immagine creata dalla nostra mente. La "Vita" é molto di piú di ciò che é stato detto prima. La vita é una sfida, un impegno, considerato come una gioia da alcuni e da altri invece come una pena, o una maledizione.
La vita ha tante sfacettature; una di queste é la gioia di servire ma ce ne sono tante altre. Tutte però hanno in comune l'Amore Divino, il quale ci lega e ci unisce.

Il dono piú grande che Dio ci ha dato é l'Amore, l'Amore eterno, onnipresente che fluisce constantemente dalla sorgente divina.