giovedì 3 marzo 2016

Al nuovo tempio di Noicattaro un evento tutto italiano...

Ecco il report  del week end trascorso dai devoti di Bari con Swami Pranavanada e  Indrani e Antonio, responsabili italiani dei bhajan:

"É molto difficile affidare i sentimenti alle parole, è ancor più difficile spiegare questi sentimenti a distanza rendendo partecipi gli altri. Ci proveremo...

Venerdì 26 nel primo pomeriggio un gruppo di devoti ha accolto Swami Pranavananda sul portone della casa di Pustadakarini e subito è scattata la simpatia per il nostro Swami italiano, che ci ha messo a nostro agio con un bel sorriso.

Il pranzo insieme a lui è stato un intrecciarsi di battute, insegnamenti, degustazione dei piatti tradizionali pugliesi preparati dalle nostre devote, e ha messo tutti di buon umore. Pensavamo che Swami volesse al termine del pranzo riposarsi un po' dopo il viaggio, ma non lo conoscevamo bene.  Infatti, al termine del pranzo,  ci siamo rimessi in auto, destinazione Basilica di S. Nicola, il luogo dove riposano le ossa del Santo trafugate (per questo tipo di furti si parla di "traslazione" che è un termine che santifica l'azione) da marinai baresi intorno all'anno mille e cento. 

L'atmosfera della cripta è stata subito avvertita dal nostro Swami e da tutti noi: ventate di amore e devozione, ci hanno permesso di riunirci in unità trascorrendo dei momenti sereni. Swami Pranavananda ci ha anche consigliato di andarci più spesso, perché quel luogo è straordinario.

Il giorno successivo, sabato, presso l'Una Hotel Regina di Noicattaro, vicino Bari, nel nuovo tempio, Swami è stato accolto da Umberto ed Alessia, i proprietari. E' subito cominciato il seminario per le prove dei Bhajan, tenuto da Indrani e Antonio. Dopo un'introduzione di Swami Pranavananda, Indrani con amore attento, ci ha spiegato sostanzialmente che cantare i bhajan è impegno e studio costante e non improvvisazione. A questo scopo tutti i presenti sono stati messi a dura prova, e fra steccatine, stridii, e quant'altro, qualcosa di buono alla fine è venuto fuori... qualcosa di armonioso e espresso con il cuore, che ci ha sorpreso. Non basta essere bravi o più bravi degli altri per i Bhajan, bisogna anche entrare in sintonia ed armonia con gli altri e questo è un bell'allenamento per il nostro ego...
Una dimensione nuova si è aperta per l'espressione della nostra devozione attraverso i Bhajan, una nuova consapevolezza che siamo un bel gruppo intonato, e abbiamo tanta voglia di studiare. E questo grazie alla paziente ed amorevole guida di Indrani e di Antonio, davvero bravissimi, esperti ed attenti ad ogni cosa.

Le ore volavano e il pranzo ha interrotto questo piacevole studio, ed è stato offerto e preparato dalle nostre devote.
Nel pomeriggio abbiamo tutti fatto visita al tempio Guru Kripa Mandir, a Noicattaro. É stato emozionante per Swami, accolto dalla famiglia Mungee, e per noi tutti, sentire le divine vibrazioni che ancora si avvertono in quel luogo, santificato dalla presenza di Sri Swami Vishwananda. Dopo un breve Satsang, Swami Pranavananda ha fatto una piccola puja con lo Shiva Lingam concesso agli italiani, con l'acqua, che poi ha dato a bere a noi tutti.

 Abbiamo riflettuto sulla particolare benedizione ricevuta in questa regione, dove a distanza di quattro kilometri ci sono ben due templi!
Nel pomeriggio abbiamo poi proseguito lo studio dei Bhajan.
Il giorno successivo, domenica, alcuni devoti con Swami Pranavananda si sono recati alla Madonna del Pozzo di Capurso, già visitata da Sri Swami Vishwananda nel passato, dove in un'atmosfera incantevole, in una grotta, hanno potuto percepire l'energia della Madre Divina.
In mattinata si è concluso il seminario che ha permesso a ciascuno dei presenti un'evoluzione nel canto dei Bhajan.

Nel pomeriggio Swami Pranavananda ha tenuto il suo Satsang, nel quale ha usato parole semplici, non rivolte alla mente ma al cuore. Il tema bellissimo è stato quello dell'incontro con il maestro, come preparazione all'incontro del prossimo aprile con Sri Swami Vishwananda. Erano presenti persone nuove ed eravamo in tutto circa quaranta. Al termine del Satsang, Swami ha voluto regalare a ciascuno di noi una piantina di coloratissime violette, simbolo della vita ed ha avuto parole d'amore e d'incoraggiamento per ciascuno dei presenti.

Diretta sapientemente dalla nostra Pustadakarini, in successione c'è stata la pratica dell'Om Chanting, che ha contribuito a darci un'altra onda d'amore.


In definitiva grazie al grande lavoro svolto dai devoti di Bari, da Indrani ed Antonio, tutto è andato per il meglio, al termine del programma non rimaneva che salutarci felici e con un po' di nostalgia."




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